Il custode di Scimicamp // La storia dice che il miglior custode del faggio di Scimicamp era il sig. Tonino che ogni giorno saliva alla piccola baita dove aveva trascorso la prima infanzia coi genitori. Tonino si ricordava che queste piante erano state messe a dimora dai vecchi nonni. Una vecchia foto dei primi del Novecento fa vedere i terrazzamenti innevati con gli alberi vicini alla baita del sig. Tonino.
Scheda botanica // Il faggio è una delle specie arboree più diffuse nei boschi temperati europei. Appartenente alla famiglia delle Fagaceae, il suo nome scientifico è Fagus sylvatica. È un albero caducifoglio, longevo e maestoso, che può raggiungere altezze di 30-40 metri e vivere anche oltre 200 anni.
Il tronco è diritto e slanciato, con corteccia liscia di colore grigio-argento. Le foglie sono ovate, con margine leggermente ondulato, di colore verde brillante in primavera ed estate, e assumono tonalità giallo-rame in autunno. Il faggio è una pianta monoica: porta fiori maschili e femminili separati sulla stessa pianta, poco appariscenti e impollinati dal vento. I frutti, detti faggiole, sono piccoli acheni triangolari racchiusi in un involucro spinoso, molto apprezzati dalla fauna selvatica.
La chioma è densa e tondeggiante, in grado di creare un’ombra fitta che limita la crescita della vegetazione sottostante.