Scheda botanica // Il frassino maggiore, noto con il nome scientifico Fraxinus excelsior, è un albero deciduo diffuso in gran parte d'Europa, compresa l’Italia settentrionale. Appartenente alla famiglia delle Oleaceae, è apprezzato per la sua crescita rapida, la forma slanciata e la chioma ariosa, che lascia filtrare la luce anche nei boschi più fitti.
Può raggiungere i 30-40 metri di altezza, ma nelle aree montane o isolate si trovano anche esemplari più contenuti, come quelli con altezze tra i 10 e i 15 metri. Il tronco è dritto, la corteccia liscia e grigia nei giovani alberi, che col tempo si fessura.
Le foglie, caduche e composte, sono formate da 7 a 15 foglioline ovali e seghettate, che si tingono di giallo dorato in autunno. Il frassino fiorisce in primavera, prima della comparsa delle foglie, con fiori piccoli, senza petali, riuniti in grappoli. I frutti, chiamati samare, sono dotati di una caratteristica “ala” che ne facilita la dispersione col vento.
È una specie che ama i suoli freschi, profondi e ben drenati, e predilige ambienti collinari e montani, spesso al margine di sentieri, prati o corsi d’acqua. Tollera il freddo e si adatta bene anche a pendii esposti, dove altre piante faticano a crescere.
Il frassino ha grande valore ecologico e ambientale: fornisce riparo e cibo a numerose specie di uccelli e insetti, contribuisce alla stabilità dei versanti e arricchisce la biodiversità forestale. Il suo legno pregiato, elastico e resistente, è utilizzato da secoli in falegnameria e per la costruzione di attrezzi agricoli