Diversi, ma non meno pregevoli dei quarzi del Doss, quelli del Rusùn si presentano in cristalli riuniti in druse (aggregati di cristalli), opachi o trasparenti, lunghi anche diversi centimetri.
Il caratteristico colore verdastro è dovuto all’inclusione e al parziale ricoprimento di piccolissimi cristalli di clorite. Associata ai quarzi, la calcite compare in vistose forme con spigoli talora decimetri. Questo interessante aspetto è una tipicità del giacimento.
Il terzo tratto distintivo dei quarzi del Rusùn sono i fantasmi che vi si trovano all’interno, come dei sottili profili di un altro cristallo, definito da una patina di clorite scura. In uno stesso campione questi profili si possono ripetere più volte.
I fantasmi altro non sono che le fasi di crescita del cristallo che, formatosi in diverse riprese, tra l’una e l’altra è stato coperto da un velo di materiale estraneo.