Dagua e Ciappanico // Un tempo gli abitanti di Ciappanico e Dagua confluivano alla contrada S. Anna. Infatti, gli abitanti di Ciappanico possedevano terreni sulla sponda di Dagua per coltivare le patate rosse, mentre quelli di Dagua li avevano a Ciappanico per coltivare il granoturco, poiché nei propri territori non si riuscivano a coltivare tali prodotti. Per questo motivo furono scambiati e acquistati terreni, principalmente da parte degli abitanti di Dagua che erano più facoltosi.
A quei tempi prevalevano regole ben distinte. Il terreno era così censito: prato - pascolo - zappativo - solco - corte - zerbo - bosco - ceduo - dolce.
Da vecchie mappe, risale che le proprietà dei Fojanini in Val Dagua erano divise in tre gruppi, per un totale di terreno coltivo, prativo e boschivo di 44.000 mq: Betèra, la proprietà più vasta, Fuiàn, la proprietà media, Stunèt, la proprietà piccola. Tre porzioni di terreno, probabilmente divise in origine da tre famiglie diverse.
La scuola durata cent’anni // Su un’altura denominata mót dal dòs a Foiani (Dagua) venne costruito nel 1885 un edificio scolastico (la scöla de dàgua) che ospitava le scuole elementari. Esternamente era intonacato e pitturato di bianco ed era ben visibile anche dal fondovalle. È rimasto in funzione per un secolo, fino al 1984. La scuola era stata costruita per dare istruzione ai molti bambini della zona, che tutte le mattine vi si recavano con qualsiasi condizione meteorologica. Gli scolari, a turno, portavano la legna da casa per alimentare la stufa che riscaldava l’aula; più tardi se ne occupò il comune. Anche la maestra era solita salire tutte le mattine a piedi dalla contrada Cristini, oppure abitava l’edificio scolastico o veniva ospitata da una famiglia del posto.
Lo stipendio del primo maestro elementare era... una pecora. // Prima che fosse costruita una scuola in contrada Foiani (la scöla de dàgua) per gli abitanti della Val Dagua le materie della scuola elementare si apprendevano a Scaia da un maestro soprannominato “Stoico”, il quale, a fine anno scolastico, veniva ricompensato con una pecora. A chi aveva imparato poco si era soliti dire: “La pégura dacia al Stoico, a té la ta cüntàt nient”, la pecora data al maestro a te non ha portato alcun risultato.
Vecchia teleferica // Più avanti, a “Cröia”, fu costruita dopo la guerra, dal Comune di Torre di Santa Maria, una teleferica per agevolare il trasporto nelle contrade della Val Dagua, evitando così la fatica di gravare il peso in spalla. La teleferica, che partiva a monte dell’albergo Belvedere, era composta da una corda portante, con la traente rotante sui volani e trainata dal basso con motore elettrico. Nel 1975 l’amministrazione del Comune di Torre decise di smantellare la teleferica, togliendo ai contadini l’unica comodità usufruita. Il caso ha suscitato un gran malessere fra gli abitanti della Val Dagua, ritenendolo un atto infame oltre che sgradevole e umiliante. In seguito alcune famiglie si unirono per ripristinare questo prezioso servizio, realizzando loro stessi un’altra teleferica, ma su un tracciato differente, partendo poco sopra il piazzale della contrada Cristini e raggiungendo le prime abitazioni a Fuiàn. Non essendo la zona servita da corrente elettrica, fu creata con una corda portante e un solo filo a traino, mosso dall’alto con motore a scoppio.