Nel 1925 Giovanni e Livio Lenatti costruirono una piccola baita, poco oltre l’imbocco della Val Sissone, punto strategico per l’accesso ai versanti settentrionali del Monte Disgrazia. La Baita Nuccia, fu gestita da Livio e dalla moglie fino al 1932. Nel 1937 dopo essere stata donata al C.A.I. Milano fu riadattata e ampliata dai membri della Scuola Parravicini che la dedicarono a Giovanni Pigorini. Caduto in disuso e reso inservibile durante il periodo bellico, nel settembre 1947 il C.A.I. Milano dava in gestione il rifugio alla SUCAI, sezione universitaria del CAI, che lo rimetteva in funzione ammodernandolo. Il rifugio offriva 18 posti letto e serviva come base per i corsi estivi della Scuola Parravicini. Purtroppo, nel 1950, fu distrutto da un’alluvione. La SUCAI Milano costruì quindi un nuovo rifugio più sicuro: nel 1954 fu inaugurato il Rifugio Tartaglione-Crispo, all’ingresso della Val Sissone ma in posizione più elevata.