Astùu

Il maggengo Astùu (quota 1400 m) è composto da una decina di nuclei suddivisi in tre gruppi di baite, uno detto là int e gli altri due là fö, fra prati e pascoli attorniati da lariceti, su un incantevole terrazzo in falsopiano a monte del maggengo Cüràda. Nei pressi vi è un tratto della mulattiera (el sentée de mùunt) che porta all’alpe Prabello, che sale ripidamente per un centinaio di metri prima di raggiungere il piano del bö́c’ dé l’ora. Si tratta di un cunicolo naturale, in una bancata di roccia serpentinosa a strati rossastri e verdastri. Nell’interno del cunicolo v’è ghiaccio (anticamente sfruttato per conservare le vivande o per motivi terapeutici) e in ogni periodo dell’anno v’è una forte corrente d’aria gelida, di cui non si conosce tutt’oggi la provenienza. Presso la popolazione circola ancora la credenza che la cavità precipiti in un cunicolo verticale sino alla quota di San Giovanni di Lanzada (circa 1000 m). Pare che il toponimo derivi dal latino “aura”, (soffio d’aria).