La strada “cavalèra” (strada per cavalli) // È un’antica strada militare e una via carovaniera che proveniva da Sondrio, passava al Castello, a Vèsolo, a Burri e Caspoggio e giungeva ai maggenghi Curada, Pianaccio e Astù per proseguire fino agli Alpeggi di Acquanera e Prabello e al valico di Canciano, per poi passare sul versante poschiavino e raggiungere infine il valico del Bernina.
Percorso per il culto // La strada “cavalèra” costituisce anche, per un tratto, un percorso attrezzato per il culto; parte dall’edicola posta in Contrada Negrini (capitèl di Negrìn), passa per l’edicola intitolata alla Beata Vergine della Cintura in Contrada Bricalli (capitèl di Brich) per raggiungere, in località Curada Bassa, due nicchie consecutive e un semplice crocifisso ligneo appeso sul fronte di un fabbricato. La prima nicchia, con cornice di legno intagliato, contiene una statua della Madonna e di fianco era riportata la scritta, ora illeggibile, “Da Giò Battista Dioli nel 1766”. Rinnovata da Dioli Pasquale e figli nel 1910. La seconda, rispondente alla stessa tipologia, reca una scritta deteriorata: “Da Giò Battista Dioli nel 1737”. Rinnovata da Dioli Pasquale e figli nel 1910. Rinnovata dall’Ente Belle Arti nel 1997”. Proseguendo il percorso, passata la Crùus de la cüràda, una croce votiva in legno, è visibile sul fronte di un fabbricato una bella edicola incorniciata con un affresco raffigurante la Beata Vergine con i Santi Rocco e Sebastiano (Patroni di Caspoggio), dipinta nel 1841 da un autore ignoto e con la scritta “ANDREA DE ANDREINI F.F. L’ANNO 1841”.