Origine del gergo // L’origine del gergo calmùn, comune a tante professioni ambulanti, è da ricercare in un processo di osmosi con altre parlate, avvenuta progressivamente nei luoghi tipici di incontro tra lavoratori itineranti, come la strada, le piazze, l’osteria, etc. Il termine calmone significa nella lingua italiana “parlare in modo ambiguo”, “parlare per metafore”, “parlare in gergo”. L’origine della parola è fatta derivare dal greco kalamos e dal latino calamos, nel significato di parola usata come freccia, dardo, figurativamente, un motto pungente, una frecciata (Tiraboschi). In effetti il gergo è generalmente un modo di prendersi gioco degli estranei, uno scherzo, una burla. C’è chi fa invece derivare il termine "calmo", dal latino carmen, ossia come complesso di parole, di “magia”, di “incantesimo”. Da qui il passaggio al gergo italiano nel significato di “fascino”, “inganno”, etc. Per cui il calmùn sarebbe un “linguaggio segreto, misterioso, dotato di un certo fascino che serve per ingannare l’interlocutore e per prendersi gioco di lui” (Lurati).
Alcuni esempi //
smèser (coltello in calmùn) _ Messer (coltello in tedesco)
slòfen (dormire in calmùn) _ schlafen (dormire in tedesco)
bula (città in calmùn) _ bulè (assemblea chiusa in greco antico)
valopp (lettera in calmùn) _ enveloppe (busta in francese)