Geneticamente associata alle serpentiniti, la si rinviene sotto forma di grumi neri e metallici, orientati secondo la scistosità. Sulla superficie di tali rocce appaiono in rilievo, conferendo loro un aspetto tipicamente scabro.
La magnetite è fortemente magnetica, facendosi attrarre da una comune calamita: particolarità, questa, che la rende immediatamente riconoscibile e amata ai bambini.
Bei campioni si trovano in varie località della Valle, ma i migliori si trovano entro le litoclasi amiantifere delle serpentine di Franscia, talvolta accompagnando il demantoide.
I lucentissimi e minuti cristalli millimetrici, addossati gli uni agli altri, hanno abito rombododecaedrico e color nero bluastro. Pur che le dimensioni siano contenute, la loro bellezza sta nell’essere ravvicinati quasi a formare un’unica cristallizzazione, un tappeto.
Nella miniera ai banchi, sul M. Motta, si sono trovati curiosi cristalli di magnetite con dimensioni attorno al centimetro, completamente immersi nell’amianto.
In contesti geologici diversi, non mancano esemplari con abito ottaedrico o cubico.