Il Museo della Miniera della Bagnada è nato dal desiderio di riportare alla luce e salvaguardare un patrimonio che stava scomparendo, incalzato dalla cultura del presente.
Il ripristino di una realtà, che in Val Malenco ha fatto da protagonista per tanto tempo, permette di riflettere sul significato storico e sociale dell’attività mineraria che ha permeato il territorio per più secoli. E che non deve essere dimenticata.
Il recupero e la valorizzazione della Bagnada hanno quindi un duplice obiettivo: da un lato riportare alla memoria delle comunità locali il passato che ha contribuito a caratterizzare l’identità della Valle, in secondo luogo far conoscere al visitatore le peculiarità di questa memoria storica che si trovano ancor oggi in molti aspetti della vita economica, sociale e territoriale.
La visita al Museo si articola in tre diversi momenti: accesso con guida alle gallerie della miniera, museo multimediale, dove dei video accompagnano il visitatore a scoprire la pietra malenca e il Museo mineralogico ove sono esposti i principali minerali della Valle. Quest’ultimo è visitabile con o senza guida.
La visita alla miniera, ancor prima che un viaggio nelle viscere della Terra, è un pretesto per conoscere le storie complesse del luogo e i suoi protagonisti, le modalità insediative, lo sfruttamento consapevole ed equilibrato delle risorse naturali.
Le gallerie si sviluppano su nove livelli, di cui quattro visitabili. Si possono osservare differenti tipologie di gallerie, dissimili a seconda dell’utilizzo: filoni coltivati, gallerie di servizio, discenderie, camminamenti, gallerie e vuoti per la ricerca del materiale sterile.
Si vede la riservetta, il locale che serviva per la conservazione degli esplosivi e per la preparazione delle cariche, e il Camerone, lo spazio ora riservato ai concerti. Lungo il percorso sono esposte alcune attrezzature utilizzate nel lavoro di miniera.
A fine visita ciascuno porterà con sé il ricordo di un’esperienza unica che difficilmente riuscirà a dimenticare.