La ganda di Prabello // La gãnda de prabèl è il toponimo che indica un lieve pendio di pietraia, ora in parte rimossa, sopra il maggengo Prabello. I sassi della ganda e dei muri di cinta del prato sono stati spostati dal bulldozer apripista nel 1973 verso il margine est e nord-est per formare un lungo e massiccio argine piegato ad arco, a protezione della difficile curva di uscita della seconda grande esse della pista sciistica internazionale Avanzi/Motta che scende a Prabello con arrivo a S. Elisabetta.
La cava di Prabello // La ca(v)a de prabèl è il toponimo che indica una corta galleria a sud est di Prabello, nei pressi della vasca dell’acquedotto sotto il mùt de la crùus, scavata negli anni ’40 del Novecento per la ricerca dell’amianto o della steatite; poi abbandonata.
La cava di saggiùn // A oriente del maggengo Prabello vi era una cava di malta argillosa, usata un tempo localmente in sostituzione della sabbia nelle costruzioni in muratura. Il suo color ocra giallo donava un aspetto unitario a tutti gli edifici (stalle, fienili, baite d’abitazione, baitelli), costruiti in raso pietra.