La posa della statua
La scelta della posizione più adatta cade sul Monte Motta (2335 m), baricentro della Valmalenco da dove si può avere una visuale completa di tutta la Valle.
L’iniziativa coinvolge amici e conoscenti dei fratelli Vetti e numerosi sono i volontari che si prestano al trasporto ed alla sistemazione della statua. In effetti in quel periodo portare una statua di bronzo delle dimensioni di una persona fin lassù non è di certo impresa da poco; gli impianti sciistici che attualmente raggiungono la cima non sono ancora presenti e l’unica strada carrozzabile arriva solamente fino a S. Giuseppe raggiunta con un camioncino.
Da qui il gruppo procede con un apposito carretto trainato a mano fino all’alpeggio dei Barchi (1600 mt.) per poi proseguire con la statua in spalla attraverso il lago Palù e poi più su fino alla cima.
Oltre alla statua bisogna pensare che si è dovuto portare in vetta anche il materiale necessario per erigere il monumento dove posizionare la statua stessa. Finalmente il 26 luglio 1959 tutto è pronto.
Don Luigi Morcelli, allora parroco di Lanzada, benedice e celebra, alla presenza di numerosi fedeli della valle, la 1° Santa Messa ai piedi della statua del Sacro Cuore.
A testimonianza dell’evento i familiari custodiscono copia di un “taccuino” firmato e commentato dai partecipanti, l’originale è tutt’ora inserito nel basamento.