Lanzada è il Comune più esteso della Valmalenco, e ne occupa la parte nord-orientale. Lo sviluppo del paese, come per gli altri villaggi della valle, si può far risalire all’epoca medievale, quando le popolazioni sondriesi, che erano solite salire in Valmalenco per sfruttare i vasti pascoli che questa offriva, iniziarono a stabilirsi permanentemente, dando così origine ai primi centri abitati. V’è ragione di ritenere che il nucleo più antico del Comune sia stata la contrada di Vetto che si trova già citata in documenti trecenteschi. Nel corso dei secoli il paese si sviluppò in cinque contrade, a partire da Tornadri, quella più interna alla valle, seguita da Vetto, Ganda, San Giovanni Battista (o Lanzada Centro) e Moizi. Fa parte del comune anche il nucleo di Franscia.
La contrada di San Giovanni Battista, che prese il nome dal santo titolare della prima chiesa eretta in Lanzada, era a sua volta suddivisa in tre circoscrizioni, dette colonghelli: San Giovanni di dentro, di mezzo e di fuori. Si trattava di piccoli borghi montani, formati da umili abitazioni addossate le une alle altre, condivise con stalle e fienili, spesso costruiti in luoghi dove il sole arrivava a fatica, soprattutto durante i lunghi inverni. Come in tutta la Valmalenco, la vita del villaggio non si limitava alla sola contrada: comprendeva anche il maggengo, utilizzato nelle stagioni intermedie, e l’alpeggio, attivo durante l’estate, seguendo un’antica pratica di transumanza necessaria per sfruttare al meglio le scarse risorse del territorio alpino.