L’albergo della Posta di Sondrio e il Grand Hotel Malenco di Chiesa
Francesco Fojanini, originario della contrada Dagua di Torre di S. Maria, possedeva a Sondrio un appezzamento di terreno, dotato di cinta muraria, che coltivava a vite e orto. Già proprietario a Sondrio di un albergo in contrada Piazzetta, decise di costruirne uno anche in quell’area. Nel 1855 fu iniziata l’edificazione dell’Hotel della Posta. Francesco ormai vecchio morì l’anno successivo. Nella pratica edilizia appariva già il nome del figlio Pietro. I lavori di costruzione terminarono nel 1862, quando fu concessa l’abilitazione e per lungo tempo l’Hotel fu gestito dalla famiglia Fojanini. Era l’unica struttura alberghiera a detenere il recapito delle diligenze postali e messaggerie private, in quanto, nel progetto Francesco pensò bene di comprendere una porzione di rustico con scuderia e fienile, per custodire gli animali di trasporto; richiesta che avanzò già nel 1851, dando ovviamente la precedenza alla sua costruzione. Il progetto di fabbrica a uso albergo datato 26/06/1855 fu firmato da Giacinto Carbonera. L’Hotel della Posta ha subito nel tempo numerosi interventi di ristrutturazione, ma senza modifiche alla struttura originaria. Il maggiore intervento avvenne nel 1980, nella parte rustica che fu del tutto riqualificata. L’Hotel passò per via ereditaria alla famiglia Vitali nel 1896, in quanto la figlia di Pietro Fojanini, Enrichetta, nata nel 1843, sposò nel 1869 Pietro Vitali, che portò avanti con lei l’attività alberghiera. Per volontà di Enrichetta, il marito Pietro Vitali onorò la Valle originaria della moglie, facendo edificare ai primi del 1900 il Grand Hotel Malenco.